la voce del Chivas

Una prestazione formidabile permette al Chivas di ottenere i primi tre punti sul campo. Una performance tutta Grinta, pazienza, astuzia, cuore e convinzione nei propri mezzi consente un ribaltone di quelli che restano impressi per lungo tempo. La squadra ha saputo profondere una grinta senza eguali su tutti i palloni e ha lottato in tutte le zone del campo con una intensità motivata da una gran voglia di ben figurare. La pazienza è stata una delle armi in più; nei momenti in cui il gioco sembrava dar ragione agli avversari, i nostri Guerrieri non hanno perso la calma e hanno aspettato il momento buono per colpire. Lo hanno fatto con l'astuzia dei grandi lottatori, con l'ultimo sforzo del pugile stremato che aspetta l'ultimo round per sferrare il colpo decisivo. Il 4-3 di Enrico che batte con grande abilità una punizione a sorpresa e il beffardo tocco di Marco su corta respinta del portiere, sono la più nitida e cristallina testimonianza di un acume tattico e di una determinazione volitiva e caparbia. Il gruppo ha dimostrato oggi ( semmai ce ne fosse bisogno ) di possedere un cuore e una propensione al sacrificio degni del più coriaceo gladiatore. Infine la fiducia e la convinzione nei propri mezzi hanno completato l'opera, hanno sugellato un Sabato da leoni che rimarrà impresso a lungo nella storia della società Apuo-Messicana! Che dire, resta solo da narrare la cronaca, per godere insieme fino all'ultimo minuto il resoconto di una prestazione a dir poco maiuscola. Basta citare il goal di Antologia di Ale Fabretto su punizione che apre le danze. 1-2 di Biggi ( bomber mai domo ) e a seguire gran pareggio di Enrico con un bel tiro da fuori area. Il primo tempo si chiude 4-2 per il Silectra, grazie all'ennesima doppietta del centravanti avversario, ultimi sussulti di una belva ferita a cui Nicola metterà abilmente il guinzaglio nella ripresa. Secondo tempo in cui il Chivas sembra magicamente dominare, avanzando il baricentro della squadra come se dall'esterno ci fosse una barriera invisibile a trattenere gli avversari nella loro metacampo. Ci provano in tutte le maniere i ragazzi a scardinare la porta di un portiere diventato improvvisamente insuperabile. Le occasioni si sprecano, gli episodi da goal si susseguono in un crescendo di bel gioco e di pregievoli trame offensive. Davanti a tanta sfortuna i Guerrieri indomabili non si lasciano prendere dallo sconforto e dove non arriva la caparbietà arriva l'astuzia. Nello stile del più abile dei prestigiatori, il Chivas tira fuori il coniglio dal suo cilindro . Come un astuto condottiero del passato inventa il suo cavallo di Troia , cala il suo asso dalla manica e sfodera la mossa vincente. Uno-due-tre che stende il forte team opposto al Chivas e la vittoria è servita.......come al solito con fiumi di birra al seguito..........A Venerdì GUERRIERI

Pietro Trapassi ("Metastasio") : Saggio guerriero antico mai non ferisce in fretta: esamina il nemico, il suo vantaggio aspetta, e gli impeti dell'ira cauto frenando va. Muove la destra e il piede, finge, s'avanza e cede, fin che il momento arriva che vincitor lo fa.

Dopo i risultati dell'ultimo turno di campionato al Road, il mercato subisce un nuovo scossone imprevisto. La situazione del gioiello milanista Kakà torna ad essere in discussione. Sembrava fatta per il passaggio del brasiliano al Manchester City, ma dopo la vittoria del Chivas contro i blasonati avversari del Silectra tutto torna in ballo. Infatti il procuratore dell'asso rossonero pare si sia sbilanciato in una intervista al nostro giornale, asserendo che ci sono dei nuovi risvolti nella vicenda! Kakà avrebbe improvvisamente manifestato l'intenzione di giocare nel club Apuo-Messicano al fianco dei gioiellini della compagine Biancorossa. " Il mio desiderio sin da piccolo era quello di giocare con il Pibe" sarebbero state le parole dichiarate dal fuoriclasse per giustificare questo nuovo retroscena. La dirigenza Chivassina non ha per il momento commentato la notizia. Del resto la società è riuscita da poco a concludere alcuni colpi importanti, quali il rientro di Ale Fabretto e il tesseramento di Riccardo e i suoi movimenti sulla piazza erano già stati chiusi. Il presidente Firmani subito raggiunto dalle voci nella sua nuova villa con piscina nell'entroterra ligure, ha posto il veto per qualsiasi cessione dei suoi pupilli fino alla conclusione delle trattative, previste per il 31 Gennaio. Infatti secondo un tabloid inglese, il Manchester City avrebbe valutato l'oppurtunità di offrire al Chivas una cifra da capogiro per accaparrarsi il cartellino di Kakà, Sarritzu e fabretto in un solo colpo. Alcune malelingue dicono che se il City offrisse 120 Milioni di Euro per i due, gli altri giocatori non solo accetterebbero ma Nico e Ale sarebbero trasportati in " collo" fino in Inghilterra per essere sicuri che l'affare sia andato in porto. Ma queste sono solo supposizioni, resta vivido e ancora ben in risalto l'ultimo successo dei Guerrieri nel torneo di Viale Roma e il mercato non distoglierà i ragazzi dall'obiettivo prefissato ad inizio campionato. Con 8 punti in classifica il discorso Champions rimane aperto e i tifosi dormano sogni tranquilli! Il Pibe non si tocca e Ale è tornato all'ovile, quindi l'ambiente rimane solido. Gli osservatori di Lippi non nascondono la possibilità di segnalare Nicola per una prossima convocazione in Nazionale e le quotazioni dei giovanissimi difensori Francesco e Mikelone vanno alle stelle. Ma il mercato non è ancora finito.......................

Praticamente impossibile con un uomo in meno riuscire a contenere gli avversari. Nell'ennesimo pomeriggio in cui la squadra è chiamata a giocare con l'inferiorità numerica si materializza una ingiusta punizione per i ragazzi del Chivas. Vani sono stati gli sforzi, sostenuti per tutta la settimana dalla dirigenza bianco-rossa, per tamponare l'emergenza post natalizia. Si sapeva già della defaillance di numerosi giocatori e infine ci si è messa la pignoleria del giudice di gara ( migliore nell'applicare i regolamenti che ad arbitrare ) che non ha accettato lo schieramento del buon Riccardo senza il cartellino ufficiale. Ma questo è poca cosa in confronto a una sensazione di amarezza e sconforto per la mancanza di attaccamento alla bandiera. Dove è finito l'orgoglio Chivas ? Perchè non riusciamo neanche a trovare sette titolari ? Inoltre siamo sempre di meno alle cene o a bere le nostre birre alla fine degli incontri. Ragazzi i risultati non hanno importanza, gli uomini si riconoscono nelle difficoltà. Il nostro obiettivo era e rimane solamente STARE INSIEME E DIVERTIRSI!! Mantenendo un gruppo unito, le soddisfazioni in campo non solo verranno, ma sono già venute!! Ognuno di noi è già cresciuto calcisticamente e questo vi sembra poco ? Abbiamo trascorso meravigliosamente tre anni insieme e potremmo già citare tante battaglie. Il nostro Chivas rimane a dispetto della classifica fra le squadre più elogiate e stimate del Road. Bene allora , buona settimana a tutti Cari Guerrieri il Sabato e Grandi lavoratori negli altri giorni.

L'articolo si conclude con un passo della Bibbia che cita l'impresa del piccolo Davide contro il gigante Golia. Ci invita alla riflessione perchè sembrerebbe la nostra storia durante il primo tempo e quindi ci induce a pensare che se siamo ancora qui a leggere il Blog ,vuol dire che malgrado tutto l'impresa di Davide è riuscita anche a noi.

« Dall'accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo. Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. Portava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle. L'asta della sua lancia era come un subbio di tessitori e la lama dell'asta pesava seicento sicli di ferro; davanti a lui avanzava il suo scudiero. Davide disse a Saul: Nessuno si perda d'animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo.Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse prontamente al luogo del combattimento incontro al Filisteo. Davide cacciò la mano nella bisaccia, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra e lo colpì e uccise, benché Davide non avesse spada. Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. (1 Samuele 17,48-51

Sabato 10 Gennaio 2009
ore 16.00

Lavanderie Wuesten-Chivas